Il linfodrenaggio manuale e sue applicazioni nel campo terapeutico ed estetico
venerdì 9 dicembre 2011
Il cancro del seno
La patologia tumorale del seno colpisce un gran numero di donne nei Paesi occidentali.
In Italia si stima che quest'anno vi saranno almeno 41000 nuovi casi.
Rispetto a 30 anni fà, oggi la percentuale di guarigione è aumentata del 20-30% e questo grazie alla prevenzione e all'evoluzione dei mezzi terapeutici che disponiamo.
La fascia colpita da questa patologia è piuttosto vasta e và dai 20 ai 60 anni di età.
Sconfiggere questa piaga risulta un obiettivo prioritario sia per i risvolti socioeconomici che umani, l'asportazione di un seno rappresenta una mutilazione ed uno schock psicologico inimmaginabili che portano a volte la donna all'isolamento e quindi alla depressione.
sabato 19 novembre 2011
L'insorgenza della sindrome del braccio grosso.
Nella sindrome del braccio grosso (la cui spiegazione si trova in questo blog) lo sviluppo della sintomatologia edematosa-dolente può insorgere quasi subito dopo intervento post mastectomia, oppure a distanza di settimane o addirittura di anni.
La possibilità affinchè tale sindrome possa instaurarsi dipende da una serie di fattori tra cui: il numero di stazioni linfonodali ascellari e del seno asportate, eventuale radioterapia, stress fisico del braccio.
Non bisogna dimenticare che la natura attua dei fenomeni compensativi quali i cosidetti ponti linfatici, che, si instaurano a livello toracico andando per quanto possibile a supplire la deficenza circolatoria legata al blocco meccanico asportativo dell'arto interessato.
Questo spiega il perchè non ha tutte le donne operate al seno per cause tumorali gli si gonfia il braccio.
Alla luce di ciò è importante attuare delle semplici buone norme dopo una operazione chirurgica di questo tipo quali: la mobilizzazione precoce del braccio, cauta e mirata chinesi, linfodrenaggio preventivo e decogestionante leggero dove richiesto.
Già queste semplici norme andrebbero a ridurre tanti rischi e disagi per molte donne sottoposte a questa pratica.
domenica 16 ottobre 2011
La lombalgia ed il linfodrenaggio
Il dolore lombare (lombalgia) è sicuramente la patologia più comune in ambito ortopedico.
La lombalgia rappresenta un problema socio economico con ricadute pesanti sul sistema sanitario.
Il miglioramento delle condizioni lavorative certamente và a migliorare l'incidenza della malattia riducendone la frequenza.
Circa l'80% delle lombalgie sono benigne e secondarie a problemi meccanici, il restante 20% sono di diversa natura.
La proposta del linfodrenaggio manuale non vuole essere alternativa ai protocolli di cura conosciuti, ma al contrario vuole essere di supporto alla soluzione del problema clinico.
Tra le metodiche a disposizione quindi può essere consigliato il linfodrenaggio manuale, non và trattata però la lombosciatalgia acuta che in questi casi viene affrontata con il trattamento farmacologico.
Il paziente viene posizionato in decubito prono e laterale in tutte le fasi del trattamento specifico.
martedì 4 ottobre 2011
Consigli di viaggio in caso di linfedema
Il linfedema di un arto consiste in un versamento di liquido spesso causato da eradicazione linfonodale parziale o totale per cause tumorali.
L'arto del paziente richiede accorgimenti le cui spiegazioni vengono rimandate in questo blog.
Un aspetto di cui si è sempre poco parlato è come si deve approcciare un paziente di questo tipo in caso di viaggio ed in particolare sull'aereo.
Innanzitutto il viaggio deve essere affrontato considerando la propria condizione non limitante, infatti semplici accorgimenti possono essere risolutivi ed evitare spiacevoli inconvenienti.
- La persona con linfedema dichiarato deve sempre portare un vestiario comodo e non costrittivo, al fine di evitare "l'effetto laccio"che rallenta o addirittura blocca il circolo venoso-linfatico della zona interessata.
- Indossare la guaina elastocompressiva per tutto il tragitto sino a 2-3 ore dopo il viaggio per mantenere il volume dell'arto.
- Quando si è in aereo evitare stazioni obbligate muovendosi di tanto in tanto e facendo semplici esercizi sul posto.
- Idratarsi adeguatamente.
- Evitare di sollevare bagagli impegnativi con l'arto interessato.
- Non ciondolare con il braccio colpito ma appoggiarlo sul bracciolo della poltrona.
- Di grande aiuto per il paziente è l'apprendimento di alcune semplici tecniche per attuare un autolinfodrenaggio che riduca i rischi di ricadute eventuali.
sabato 17 settembre 2011
Le manovre del linfodrenaggio manuale
Nel linfodrenaggio manuale Vodder le azioni che si esercitano sulla cute hanno lo scopo di eliminare liquidi.
La linfa è un liquido che è costituito anche da una componente corpuscolare data da cataboliti, emazie, sostanze di scarto ecc. per cui risulta fondamentale l'eliminazione anche di quest'ultima.
La presenza corpuscolare nella ritenzione idrica è causa di ulteriore accumolo per un effetto osmotico, e per la quale, una sostanza passa da una zona più diluita verso una a maggiore concentrazione.
Nel linfodrenaggio manuale le manovre sono caratterizzate in maniera ritmica e dolce da compressioni e trazioni sulla pelle che permettono lo spostamento, ma anche successivamente l'eliminazione di tutte le componenti (solvente + soluto).
sabato 10 settembre 2011
Cenni sul sistema linfatico e sue funzioni
Il sistema linfatico è formato essenzialmente da:
- I vasi linfatici con funzione di trasporto della linfa
- I linfonodi con funzione di filtraggio.
Essenzialmente il sistema circolatorio linfatico ha diverse funzioni:
- Funzione di omeostasi (equilibrio ) dei liquidi dell'organismo.
- Funzione di difesa immunitaria per il continuo ricambio di linfociti, macrofagi ed altre cellule difensive che hanno lo scopo di proteggere l'organismo da attacchi esterni.
-Funzione di pulizia della sostanze di scarto (cataboliti endogeni)
-Funzione di reintroduzione in circolo delle proteine plasmatiche filtrate dai capillari sanguigni e che non possono essere riassorbite a livello venoso.
Il sistema linfatico è un sistema delicato, basti pensare che un capillare come grandezza è paragonabile ad un filo di seta.
Anche lo stesso linfonodo è piccolo ed è simile ad un piccolissimo fagiolo tondeggiante.
Per questi motivi l'azione del linfodrenaggio deve essere molto delicata, le pressioni che si applicano in questo massaggio si aggirano intorno ai 40mmhg.
domenica 4 settembre 2011
Bendaggio linfatico

L'azione del linfodrenaggio però sarebbe inutile se non si intervenisse successivamente al massaggio con il bendaggio linfatico compressivo.
Infatti quest'ultimo serve ad implementare e mantenere l'azione riducente che il trattamento si prefige.
Nel linfedema post mastectomia no bendaggio linfatico è uguale a fallimento dell'attività terapeutica drenante.
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