venerdì 22 luglio 2011

Aspetti psicologici nella paziente mastectomizzata









Un tumore al seno rappresenta nella donna un momento di grande difficoltà sia per le implicazioni di sofferenza che da esso deriva, ma anche per la trasformazione del proprio corpo.
La malattia attacca una zona del corpo femminile che è carica di simbolismi e significati, passando per l'aspetto sessuale fino al rapporto madre figlio (allattamento).
Nella mastectomia la donna vede delle modificazioni esterne e può scattare in questi casi un senso di inadeguadezza, paura di amare e di essere abbandonata.
Si vive un senso di umiliazione e di vergogna con grande difficoltà di fronte la propria nudità, specie quando alla mancanza dell'organo si associa il linfedema dell'arto corrispondente ed il conseguenziale eccessivo ingrandimento.
I trattamenti medici inoltre possono essere causa di perdita dei propri capelli, nausea, menopausa, aumento di peso ecc. che portano ad una modificazione dell'umore femminile con perdita del sonno.
La secchezza vaginale rende inoltre difficile e dolorosi eventuali rapporti intimi, diminuisce la libido.
E' questa la tipologia di donna che generalmente andiamo a trattare nella sindrome del braccio grosso dopo una eradicazione di un seno.
 Il nostro compito come operatori di linfodrenaggio e non solo, è quello di capire ed aiutare dove è possibile stabilendo un rapporto fiduciario  con la paziente.
La nostra visione come sanitari ma anche come esseri umani deve essere globale, considerando le necessità dell'individuo sotto il profilo fisico-psichico e sociale al fine di ottenere i migliori risultati possibili.

1 commento:

  1. E' importante la valutazione della sofferenza femminile e gli aspetti psicologici che derivano da queste pesanti malattie.
    Grazie da chi ha vissuto certe brutture.

    RispondiElimina